Le classi quinte cucina dell’enogastronomico Galileo Ferraris venerdì 21 marzo hanno svolto un’uscita didattica a Santa Croce Camerina per la visita alle tradizionali “tavole o cene di San Giuseppe”.
Gli studenti accompagnati dai docenti Carmelo La Porta, Salvatore Amenta, Antonella Dipasquale e Lucia Nuzzarello, sono stati accolti nella Biblioteca Comunale dalla delegata del Sindaco per le politiche giovanili, Matilde Piazza, e dal presidente della Consulta Giovanile Comunale, Giuseppe Dimartino. Dopo i loro saluti, il prof. Francesco Barone e don Alessio Leggio hanno spiegato il significato delle “cene” che nascono in attuazione del principio di carità, incarnato nella devozione a San Giuseppe, dalle famiglie che imbandiscono una tavola a favore dei più bisognosi. La tradizione prevede l’invito di tre persone, che rappresentano la Sacra Famiglia: un adulto San Giuseppe, un Bambino, Gesù, una ragazza, la Madonna. I tre figuranti, accompagnati da uno stuolo di parenti, amici o semplici turisti, entrano nella casa dove è imbandita la tavola, si lavano le mani con acqua e vino e benedicono la casa mentre chi rappresenta San Giuseppe recita le tradizionali preghiere. In seguito i figuranti si siedono per consumare la “cena” servita dai padroni di casa.
Elemento principale della tavola imbandita è il “pane pulito” lavorato con grande abilità da mani esperte, abilmente intagliato e ricamato a pettine che lo rendono unico nelle diverse forme simboliche baroccheggianti che richiamano il volto di San Giuseppe, il bastone fiorito, l’ostensorio, il fiore, il pesce, il galletto, il cuore ed altri elementi decorativi. Agli studenti durante l’incontro è stato proposto un video realizzato dalla Consulta giovanile nel quale sono mostrate le diverse fasi di lavorazione, decorazione, modellazione e cottura del “pane pulito” di San Giuseppe.
Nella mattinata gli studenti hanno visitato la Chiesa Madre San Giovanni Battista dove è posta la statua lignea di San Giuseppe scolpita nel 1819 dal maestro palermitano Bagnasco, decorata con elementi in argento, portata in processione per la città nei giorni della festa. Quindi, hanno potuto ammirare la bellezza e la ricchezza decorativa delle “Cene” visitando quelle allestite nella scuola superiore ITCA “F. Besta” e nel Centro diurno per anziani.
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